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Pizze surgelate del discount: qual è la migliore? Guida e classifica

Di Domenico Raimondo

Che sia per necessità o mirata scelta economica, la spesa al discount presuppone un riguardo per le proprie finanze. Significa cercare il massimo in termini quantitativi e, perché no, qualitativi, col minimo del costo.
Ho un amico, amante del risparmio ma senza particolari necessità economiche, che fa esclusivamente la spesa al discount. Per principio, perché: “I prezzi sono inferiori ma la qualità è la stessa del supermercato.Se sai cosa cercare, aggiungerei.

E così ho pensato di unire competenza e altruismo, al fine di redigere una guida che permetta di orientarsi e sapere quale sia la migliore pizza surgelata del discount. Un prodotto bistrattato, d’emergenza, da dimenticare nel congelatore e tirar fuori in caso di bisogno o feste in casa. Ma almeno con stile.

Ecco a voi una guida dettagliata a livelli ridicoli, visto l’argomento, con accento sul rapporto qualità/prezzo dei prodotti presi in esame.
8 discount, 10 pizze (margherita) provate e raccontate nei loro pregi e difetti.

MD primeggia per bontà e qualità degli ingredienti, segue Prix Quality. Ma a un prezzo non indifferente rispondono Eurospin e Aldi, con prodotti ottimi a costi inferiori. 
La pizza del Lidl, tra i migliori in fatto di pane fresco, cade proprio sull’impasto, nonostante una buona farcitura. 
Le pizze di Penny e In’s Mercato hanno un prezzo relativamente basso che ne rispecchia la qualità, mentre la variegata selezione del DPiù sa sorprendere in negativo e in positivo.

(Classifica in fondo all’articolo).

N.D: ogni pizza è stata cotta nel forno elettrico (non microonde) seguendo il più possibile le istruzioni sulla scatola.

Penny – Allegri Sapori

Confezione da 1 pizza a €. 2,99

Uscita dal forno sprigiona subito un buon profumo, dovuto anche al pizzico di origano. 
La salsa è però anonima al netto di un leggero sapore acido, ed è la mozzarella a dare un po’ di identità e intensità a questa pizza. 
L’impasto è pesante e poco saporito; è realizzato con aggiunta di farina di riso, oli e grassi vari che lo rendono stopposo. 
La presumibile alta idratazione dà accenni di alveolatura. La crosta è leggermente croccante, ma la base rimane molle. 
Nel complesso è una pizza anonima, che si ricorda solo per la pesantezza. Ma il prezzo è conveniente.

Pro: mozzarella e origano salvano il salvabile in quanto a sapore. È sostanziosa e dal costo ridotto. Rientra bene, dunque, nel ruolo di cibo “di scorta”.
Contro: L’impasto è gommoso, grasso e pesante. La salsa è secca e acidula.

MD – Lettere dall’Italia

Confezione da 1 pizza a €. 3,99

Dalla confezione essenziale si intravede una pizza dal bell’aspetto, con promettenti macchie sul cornicione tipiche della cottura veloce. 
Sulla scatola c’è scritto “lunga lievitazione”, sebbene 24 ore siano il minimo per una pizza non indigesta. 
Gli ingredienti di impasto e farcitura sono pochi e buoni, come vuole la tradizione della margherita DOP. 
La salsa, leggermente dolce, avvolge il morso col suo aroma autentico di pomodoro. 
Il fior di latte risalta e sa effettivamente di mozzarella e non di plastica.
Il basilico “fresco” (è pur sempre surgelato) profuma il tutto dando quasi l’impressione di mangiare una pizza appena fatta. 
L’Impasto è un po’ gommoso e il surgelamento non può che amplificare l’effetto, ma è una caratteristica della cottura breve tipica anche della pizza napoletana. 
Essendo comunque un prodotto surgelato, i dettagli aromatici sono affievoliti. Ma nel complesso è un’ottima pizza, potenzialmente la migliore se non fosse per il prezzo elevato.

Pro: al netto della surgelazione, ricorda un’autentica margherita napoletana, in virtù dei pochi ingredienti e di qualità (dall’olio d’oliva alla farina 00, dal fior di latte al Parmigiano Reggiano) e una precottura ottimale.
Contro: uno solo, il prezzo. Che può essere giustificato dagli ingredienti impiegati, ma contrasta lo scopo di un prodotto surgelato da discount, specie pensando che con 2/3 euro in più si può comprare in pizzeria.

Prix Quality – Eccellenze

Confezione da 1 pizza a €. 3,99

Non è una pizza che vincerebbe un concorso di bellezza (e la foto sulla scatola è un po’ truffaldina). Potrebbe però ambire al 1° premio di questa particolare classifica, se non fosse per il prezzo un po’ alto. 
È infatti molto buona: l’impasto è croccante e leggero al morso; la mozzarella di bufala spicca in tutta la sua intensità. 
A bilanciare c’è la leggera acidità del pomodoro, arricchita da una spolverata di origano. I pomodorini sopra, sebbene non possano nascondere la loro identità di surgelati, completano il quadretto dando un’ulteriore, gradevole nota di acidità e freschezza.

Pro: consistenza e sapore dell’impasto piacevoli. Mozzarella, pomodoro ed erbe si bilanciano dando intensità, profumi e freschezza.
Contro: anche in questo caso, come pizza surgelata è abbastanza cara.

Lidl – Italiamo

Confezione da 1 pizza a €. 2,39

Il bordo è abbastanza alto, ma comunque croccante, appena alveolato. 
L’impasto è insapore, ha un vago gusto amaro di farina bruciata e la consistenza va dal granuloso al cartonato.
La mozzarella però è buona e abbondante; ricorda quella fresca, sebbene assieme al basilico lasci un retrogusto acidulo. 
La salsa è ricca, fresca e intensa: sapore e quantità bilanciano la mozzarella. 
Nel complesso, è una pizza con qualche lacuna gustativa, ma eccelle nel rapporto qualità-quantità/prezzo.

Pro: mozzarella gradevole e pomodoro dolce ma non invadente. Pochi ingredienti ben bilanciati. È sostanziosa e ha un prezzo conveniente.
Contro: l’impasto lascia a desiderare in quanto a sapore e consistenza.

Eurospin – Tre Mulini

Confezione da 3 pizze a €. 4,89 (trovata in offerta a €. 3,99)

Tra i sapori, il primo a presentarsi è quello acido del pomodoro e dell’origano eccessivo. La mozzarella non ha retto l’urto della surgelazione: la consistenza è gommosa e ha un vago sapore industriale, ma comunque delicato e bilancia molto bene la salsa. 
L’impasto è ben strutturato: la lieve croccantezza esterna racchiude un interno soffice, con profumo di cottura a legna. 
L’alveolatura è poco percettibile ma l’impasto è comunque leggero al morso e in digestione. E il sapore ha tutta la discreta complessità del pane buono e autentico. 
Considerando anche il prezzo, i pregi di questa pizza superano di gran lunga i difetti. 

Pro: nel complesso è un prodotto surgelato gustoso e completo, e il prezzo per singola pizza è di solo € 1,63.
Contro: Origano e pomodoro stridono un po’ nell’insieme con la loro acidità.

In’s Mercato – Prima Voglia

Confezione da 2 pizze a €. 2,80


Baluardo dei discount vecchia scuola, di quelli delle periferie in cui forse ci si finisce per caso nei lunghi viaggi in macchina.
Le pizze surgelate dell’Ins’s Mercato non si distinguono per un aspetto granché invitante. Ciononostante, dopo la cottura la pizza offre un profumo fresco e intenso di origano e pomodoro, con i pomodorini conditi a fare la loro bella figura visivo-olfattiva a ricordare un’insalata estiva. Sono saporiti, quasi come quelli freschi, ma coprono un po’ il sapore della mozzarella e la sua consistenza piacevole.
L’impasto è stopposo e bisogna prestare particolare attenzione alla cottura (non l’ideale se si vuole qualcosa di pronto e facile): in alcuni punti sarà cruda e gommosa e in altri bruciata, secca e amara.

Pro: salsa e pomodorini salvano il tutto, con una mozzarella discreta a fare da sfondo. Il prezzo è molto conveniente
Contro: consistenza dell’impasto che lascia a desiderare. Cottura disomogenea, che richiede più zelo di altre pizze surgelate.

Aldi – Cucina Nobile

Confezione da 2 pizze a €. 3,25

Pizza di bell’aspetto, dal prezzo conveniente. 
L’alveolatura è quasi inesistente, ma le istruzioni di cottura sulla scatola sono particolarmente azzeccate. 
Infatti, seguendo le indicazioni si ottiene un prodotto croccante e fragrante, senza che la mozzarella si secchi.
L’impasto è neutro, con un lieve retrogusto che va dall’amarognolo della farina in eccesso a un gradevole sentore di affumicato.
L’origano è appena percettibile. Pomodoro e mozzarella non sono particolarmente saporiti, ma insieme creano una combinazione che raggiunge un buon livello di intensità e persistenza. 
In generale non è una pizza dal gusto particolarmente ricco, ma comunque piacevole. Evidentemente è pensata come base su cui aggiungere altri ingredienti che si hanno in frigorifero.
Nonostante sia relativamente piccola, una sola pizza basta a saziare.

Pro: prezzo basso, consistenza gradevole e sapori delicati.
Contro: non ha una forte identità in quanto a gusto e profumi, ma è ottima da farcire con ciò che si ha in casa.

DPiù

Sono 3 le pizze dell’offerta a marchio DPiù, con una certa discrepanza a livello di qualità e di prezzo tra loro:

Pizza Delizia

Confezione da 1 pizza a €. 2,65

Di queste non c’è la margherita, ma solo la pizza al salame, al tonno e ai quattro formaggi con salsa di pomodoro – che è quella qui presa in considerazione.
In realtà è una “6 formaggi”, visto che tra gli ingredienti figurano mozzarella, edam, emmenthal, stracchino, Gorgonzola DOP e Pecorino Romano DOP.
Nonostante la base sottile, solo il bordo è croccante – il centro rimane gommoso e flessibile. 
L’impasto manca di sapore, struttura e alveolatura. La consistenza ricorda una piadina (risultato che si ottiene con stesura al mattarello o, come probabile in questo caso, con macchinario industriale).
La salsa eccede in acidità, e oltre a questo non regala particolari aromi. Discorso simile per i formaggi, i cui sapori ricordano solo alla lontana quelli dei formaggi sopra elencati.
Pomodoro e formaggi insieme creano un pastone indefinito e anonimo, senza nessun ingrediente a prendersi la scena.

Pro: è sostanziosa e i sapori blandi la rendono adatta a quasi tutti i palati. Il prezzo è relativamente basso.
Contro: impasto che non coglie nel segno in quanto a struttura e sapore. Un eccesso di prodotti in farcitura non rende giustizia a nessuno di essi.

Delidor

Confezione da 1 pizza a €. 3,39

Parte dell’offerta più raffinata del discount in questione, la margherita Delidor sa lasciare un bel ricordo.
La stesura a mano e la cottura a legna impreziosiscono gusto e consistenza dell’impasto. Questo regala infatti un connubio di alveolatura e croccantezza verso il bordo e sofficità al centro.
Salsa e mozzarella offrono sapori avvolgenti ma discreti. Col suo retrogusto che ricorda quella fresca, la mozzarella si prende la scena su un pomodoro comunque profumato (complici anche origano e basilico).

Pro: pizza delicata, in cui ogni sapore è distinguibile senza che prevalga sugli altri. Impasto gustoso.
Contro: un pizzico di identità in più non guasterebbe, anche considerando che non è un prodotto proprio regalato. La mozzarella non cuoce in modo omogeneo, secca sui bordi e non si scioglie a pieno nel mezzo.

F.lli Del Grano

Confezione da 3 pizze a €. 4,99

Una piccola rivelazione. La pizza in teglia di Fratelli Del Grano si distingue per consistenza e buona complessità degli ingredienti.
All’uscita dal forno sprigiona subito il profumo di pomodorini e basilico. Quest’ultimo è tritato così finemente che insieme all’olio (non di oliva, però) ricorda il pesto, arricchendo lo spettro aromatico della pizza. 
Un morso all’esterno croccante rivela un interno soffice, che accompagna la mozzarella sciolta quanto basta da rimanere succosa e saporita.
Il sapore dei pomodorini è fresco e intenso, quasi da non sembrare surgelato, e con una nota acida che intervalla l’intensità degli altri ingredienti.

Pro: pizza molto profumata e ricca. Ogni ingrediente attribuisce un sapore intenso al morso e l’impasto fa da ottimo coprotagonista. Niente male anche il prezzo: €. 1,66 per ogni singola pizza (400g l’una).
Contro: non è una pizza leggera e adatta a un pasto veloce e digeribile. La ricchezza di sapori (e la lista di ingredienti relativamente lunga) può essere un freno per chi cerca qualcosa di più semplice.

Riassunto con precisazioni sulla classifica:
Di fronte a prezzo e qualità molto simili, la pizza dell’Eurospin supera quella dell’Aldi per i sapori più marcati. MD e Prix meriterebbero rispettivamente 1° e 2° posto, ma è stato dato maggior peso al rapporto qualità/prezzo. Un piccolo abisso qualitativo separa 7° e 8° posto. Infine, per stabilire la penultima e ultima posizione è entrato in gioco il gusto personale (un po’ come per tutta la classifica, del resto).

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