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Pizza e birra: abbinamenti per un’accoppiata intramontabile

Di Domenico Raimondo

Una persona una volta mi disse di non amare la birra perché sa di “pane frizzante”.
Fantasioso, ma condivisibile: acqua, cereali e lievito danno vita a due prodotti che hanno accompagnato la storia dell’umanità come pochi altri.
Va da sé che pizza e birra sono due parole quasi inseparabili che allietano le nostre serate da generazioni. E sebbene basti una classica birra lager o pilsner per andare sul sicuro con la pizza, la varietà di farciture richiede il giusto abbinamento con l’altrettanto ampia varietà del mercato brassicolo.

Cercate la vostra pizza preferita e segnatevi la birra a cui meglio si abbina, così da risultare la persona più interessante in qualsiasi tavolata o serata tra amici.
Sotto ogni scheda sono riportate le marche di birra più note e quindi facili da trovare nei locali e ristoranti, ma se ordinate la pizza da asporto e volete un tocco più ricercato, lasciatevi allettare dall’offerta di birre artigianali che sempre più negozi e supermercati offrono.

(Disegni di @city_petrichor)

Diavola – IPA

Le India Pale Ale si contraddistinguono per un forte sentore di luppolo che attribuisce amarezza. Questo, unito alle note erbacee e di pepe, accompagna il sapore pungente del salame piccante. L’amarezza di questa birra, inoltre, permette di rinfrescare il palato dal grasso del salume, e l’aroma fruttato (spesso di agrumi) amplifica l’effetto creando il giusto distacco tra sorso e boccone.
L’IPA è una birra dal retrogusto secco, profumo floreale, non particolarmente corposa ma con un sapore persistente – ideale per cibi grassi.
Per un abbinamento perfetto è meglio optare per IPA con frizzantezza medio-alta, così da sgrassare la bocca tra una fetta di pizza al salame e l’altra.

IPA più note: Brewdog Punk IPA, Lagunitas IPA, Moretti IPA, Brooklyn East IPA

Wurstel e patatine – Weiss

Prima cosa: spezziamo una lancia in favore di questa pizza.
Nei menù si trova spesso sotto al nome “Americana” sebbene sia stata inventata in Italia.
Gli antichi testi (fine anni ’80) descrivono l’invenzione come un tentativo – riuscito – delle pizzerie napoletane di fronteggiare l’affermarsi dei fast food di stampo statunitense nella Penisola.
È, in effetti, una pizza da fast food: grassa, unta, goduriosa. Su Just Eat l’”Americana” è la 9° pizza più ordinata nel 2023. Quella solo coi wurstel è al 4° posto. E così la sua popolarità ha portato diverse pizzerie napoletane, incluse alcune tra le migliori d’Italia, a riproporla con un tocco d’autore.
L’abbinamento ideale è con la weiss: una birra relativamente corposa, con persistenti aromi fruttati che vanno dal dolce all’acidulo. Al palato è leggera e rinfrescante: quel che ci vuole per bilanciare il sapore di una carne grassa e gommosa come il maiale dei wurstel e quello di fritto delle patatine.

Weiss più note: Franziskaner, Benediktiner Weissbier, Hofbräu Weiss

Capricciosa e quattro stagioni – Pils

Una birra amara, corposa ma discreta, dal profumo luppolato e alle volte con sentori di frutta. Essendo una variante della lager, la pilsner è un buon abbinamento per diverse pietanze e in particolare per la pizza.
La capricciosa, poi, richiede una birra versatile ma che sappia spezzare e bilanciare i diversi sapori della farcitura. L’amaro del luppolo da abbinare per assonanza al carciofo, nonché per nettare il palato dal prosciutto cotto (e spesso delle uova, anche se questi ultimi due ingredienti non sempre sono previsti dalla ricetta). Infine le note erbacee o floreali accompagnano i funghi e le olive.

Trattandosi di pizze molto simili – in cui spesso la differenza sta esclusivamente nella disposizione degli ingredienti – la pils è la birra ideale per accompagnare anche la pizza quattro stagioni.

Pils più note: Pilsner Urquell, Warsteiner, Carlsberg

Vegetariana – Lager

Birra morto versatile, la leggera amarezza della lager contrasta la dolcezza del pomodoro della salsa e dei peperoni, e accompagna melanzane e zucchine. È una birra dal profilo discreto, con note di luppolo e il retrogusto di cereali che si abbina al gusto amarognolo delle verdure grigliate della pizza ortolana, aiutando anche a sgrassare il palato tra un boccone e l’altro.
Trattandosi della tipologia di birra più presente nel mercato, le varietà abbondano, e sono le Lager con note erbacee o fruttate che meglio si accostano alle verdure.

Lager più note: Heineken, Beck’s, Moretti, Poretti, Peroni

Bismarck – Stout

Una birra dal carattere forte, saporita ma che sa essere poco invadente e leggera: la stout è l’ideale abbinamento per una pizza che di leggero ha ben poco. La Bismarck richiede una birra in grado di spezzare i sapori di uova e prosciutto, ripulendo il palato da questi ingredienti dalla massiccia componente grassa.
Sentori di malto tostato, e note amare di caffè o cacao, permettono a questa birra scura di rendere ogni boccone di pizza Bismarck entusiasmante e mai nauseante.
Inoltre, uova e prosciutto sono tra gli ingredienti principali della tipica colazione irlandese; va da sé che le stout – per la maggioranza irlandesi – siano l’ideale per completare il quadretto.
Tra le varianti la più consigliata è la dry stout, dal profilo essenziale e spiccate note amare per accompagnare i piatti più impegnativi.

Stout più note: Guinness

Prosciutto e funghi – IPA

La birra IPA ha spiccati sentori fruttati e floreali, una forte connotazione amara e una corposità liminale. È una birra che sa prendersi la scena, caratterizzata da una complessità di aromi che ben accompagna quella dei funghi.
Allo stesso tempo, la sua amarezza e le note di frutta bilanciano il prosciutto così come di altre carni grasse come la salsiccia, ragione per cui la birra IPA è ideale anche per pizze simili come la boscaiola o la salsiccia e friarielli.

IPA più note: Brewdog Punk IPA, Lagunitas IPA, Moretti IPA, Brooklyn East IPA

Frutti di mare – Stout

Frutti di mare e birra scura – stout in particolare – è un’accoppiata con ben pochi eguali, basti pensare alla combo ostriche + Guinness.
Il gusto amaro e avvolgente della stout accompagna e valorizza la sapidità e il sapore marcato dei molluschi e crostacei su questa pizza.
Le stout sono anche caratterizzate da una schiuma compatta e cremosa, che contribuisce a dare corpo a una birra dal profilo leggero, creando un gradevole abbinamento con la consistenza carnosa di cozze, calamari, gamberi e polpo.

Stout più note: Guinness

Quattro formaggi – Ale rossa irlandese

Prima cosa: l’aggettivo “rossa” ne definisce solo il colore, non la tipologia (similmente alle birre “scure”). Detto ciò, il termine inglese ale si riferisce alle birre di tipologia diversa da lager, stout o porter, mentre storicamente stava a indicare bevande simili alla birra ma prive di luppolo.
Il linguista svedese Harald Bjorvand sostiene, nella sua ricostruzione etimologica del termine a partire dall’antenato germanico alú-þ-, che l’origine della parola sia l’indoeuropea olú-t-, dal significato di “dorato” o “rosso”. Ed eccoci quindi alla ale rossa.
Le Irish red ale sono relativamente amare e corpose, caratterizzate da una complessità di aromi che vanno dal caramello alle spezie, dalla frutta al malto.
Questo, unito a una frizzantezza marcata e il sapore persistente, intervalla gradevolmente la pizza ai quattro formaggi. Una pizza dove domina il grasso e il salato, che richiede una birra in grado di sgrassare il palato di morso in morso.

Ale rosse irlandesi più note: Kilkenny, Murphy’s, O’Hara’s Irish Red

Tonno e cipolla – Weiss

Una pizza un po’ “da battaglia”, non particolarmente raffinata. Forse addirittura una combinazione con cui farcire la pizza surgelata con ciò che si ha in dispensa, o ancora una proposta immancabile nel menù dei kebabbari.
Vero, in parte: sono diverse le pizzerie d’autore che propongono la loro versione della pizza tonno e cipolla, come quelle con tonno scottato e/o marinato.
Ma in tutti questi casi il giusto abbinamento di birra e pizza può impreziosire il pasto, e qui il compito è affidato alla weiss (o weizen).
Corposa, fruttata e floreale, dal sapore persistente ma non invadente, dal carattere acidulo che accompagna la cipolla e bilancia il tonno.

Weiss più note: Franziskaner, Benediktiner Weissbier, Hofbräu Weiss

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